DOVE SI TROVA L'ATELIER

Sondrio, vicolo San Siro 2 (centro storico)

"Si pensa che con un pennello in mano il bambino impari a disegnare, ma nel Closlieu, con un pennello in mano il bambino impara ad essere." Arno Stern



lunedì 11 febbraio 2013

Sabato scorso sono venute a trovarmi 3 ragazze e una bimba di Regoledo. Abbiamo dipinto, insieme ad una piccola di Sondrio, ed é stato, come sempre, entusiasmante. E' ogni volta sorprendente vedere le reazioni di chi lavora nell'atelier, sempre diverse, sempre nuove. Una ragazza ha iniziato con la solita dichiarazione (che appartiene molto agli adolescenti e ai bambini in età scolare) : "non so cosa disegnare". Solitamente questo e' il segnale che c'e' un bel lavoro da fare, che quella ragazza o quel bambino hanno tanto, ma tanto bisogno di liberarsi. E io gongolo all'idea che in quel momento hanno l'occasione e la possibilità di farlo. "Scegli semplicemente il colore che ti piace, intingi il pennello e appoggialo sul foglio. Lascia che sia il pennello a decidere cosa dipingere". Sembra incredibile, ma é bastato questo. Basta sempre questo. Si é lasciata andare, ha seguito il pennello, che seguiva la mano, che seguiva un impulso...é riuscita in pochi attimi a dimenticare il proposito razionale del "cosa disegno?". Si é subito immersa nel lavoro...non l'abbiamo sentita che alla fine dell'ora e il suo lavoro é davvero stato un lavoro non razionale. Ha giocato con i colori, ha dato movimento, luce, ha unito elementi che poi ha ritenuto "strani", ha lavorato con pennellate brevi, intense, cariche di colori. Uno spettacolo! Il suo lavoro ha condizionato anche le altre che hanno pian piano abbandonato i primi disegni molto legati al "proposito" e si sono abbandonate al magico "gioco del dipingere" traendone grande soddisfazione. "E' vero!" mi ha detto una ragazza alla fine "è meglio lasciare che sia il pennello a decidere. E' più divertente e mi piace anche di più quel che ne é uscito".
Il Closlieu é sempre più un luogo naturale per me, uno di quegli spazi dove risiede cio' che amo e ciò che per me é importante. Più passa il tempo, più persone incontro e più sono felice di questa scelta. Non é una scelta facile e non lo é in particolare (sondriesi, scusate, ma va detto...dopo anni di lavoro in questa città, mi sento autorizzata a dirlo) a Sondrio, ma quel che vivo e quel che vedo mi ripaga di tutte le fatiche, le difficoltà, le perplessità. Questo é una spazio che ho creato per me, ma anche per la città di Sondrio e per tutti coloro che vogliono usufruirne.
Arno Stern, nel suoi corsi di formazione e nelle sue conferenze, ama ripetere spesso "fortunato il bambino che puo' vivere l'esperienza del Closlieu". E come il bambino, fortunato l'adulto che puo' viverla! Gli adulti sono costantemente alla ricerca di emozioni forti...certo, viviamo in un'epoca che ci costringe a razionalizzare  molto e dà alla pancia una importanza oltre misura, come se la cura alla troppo razionalità fosse il perdersi nell'emotivo, l'identificarsi nel "sentire-é stata una esperienza forte, profonda, mi ha profondamente colpita...". Nell'atelier non si fanno esperienze stupefacenti, psichedeliche. Si sperimenta l'equilibrio, la serenità, il contatto, la pace, la bellezza, l'incontro con noi stessi e il nostro spazio. E non mi sembra poco. I bambini sperimentano la concentrazione, l'ordine, la libertà che nasce dal rispetto delle regole, non vengono sovra eccitati, non vivono nel caos e nella confusione (che a volte viene confusa con libertà. "Il mio bimbo fa quel che vuole, si rotola nei colori, dipinge sua sorella, urla...si diverte tantissimo"...boh...) hanno un punto di riferimento preciso e attento, possono giocare con i colori che sono pensati e studiati soprattutto per loro (colori brillanti, cremosi, totalmente naturali), sono liberi di dipingere ciò che vogliono e non vengono corretti, imparano ad ascoltarsi (per sapere ciò che si vuole bisogna ascoltarsi), trovano il coraggio di esprimere se stessi e non ciò che ci si aspetta da loro. Sperimentano la possibilità di esprimersi senza un giudizio che attende la loro espressione. Sanno che una volta chiuse le porte devono lavorare per un'ora e lo fanno con entusiasmo (e' sempre abbastanza difficile farli smettere alla fine della sessione). Ho visto bimbi considerati molto vivaci applicarsi con una concentrazione e una attenzione che mi hanno stupita (anche se Arno Stern continua a ripetere che questo é uno spazio dove i bambini molto vivaci trovano un contenimento naturale che li agevola-sentirselo dire e vederlo con i propri occhi e' tutta un'altra cosa). Non pubblico foto per rispetto a chi lavora nell'atelier. Il Closlieu é uno spazio protetto e così deve rimanere. Ma invito tutti a venirmi a trovare, per una visita, due chiacchiere, anche solo per curiosità. Vi aspetto. Elisabetta

lunedì 28 gennaio 2013

Venerdì scorso gioioso pomeriggio all'Atelier. Ho avuto il piacere di ospitare 10 bambine che hanno festeggiato il compleanno di una di loro (Chiara) dipingendo! Beh, é stata una bella impresa: le bambine erano entusiaste all'idea di potere dipingere ciò che volevano, senza limiti, titoli, copie, istruzioni-d'uso. Grane eccitazione, colori a chili, gioia e divertimento. "Elisabetta ho finito il foglio, Elisabetta manca il rosa, Elisabetta sto aspettando, io dipingo questo, io dipingo l'altro, tu cosa hai fatto? perchè usi quel colore? posso andare al bagno? il viola con le dita? e perchè?, perchè c'e' la carta sulle pareti? e se non sto nel margine? Elisabetta e' caduta una goccia, davvero non devo lavarmi le manine fino alla fine? ".
Beh...sembra un caos, ma é stato divertimento puro. Alla fine, aperte le porte e lavate le mani, ho placato l'eccitazione con un bellissimo gioco che aiuta a rilassare. Grandi materassi stesi a terra, luci basse, grande silenzio...quando ho interrotto il gioco erano praticamente in fase rem!!!!!!!
Grazie  a voi piccole donne che avete riempito l'atelier di energia, di vita e di rumore e grazie ai vostri genitori per la fiducia e l'interesse!!!!!!!!!
A presto
Elisabetta

lunedì 21 gennaio 2013

In preparazione brochure e volantini...puff, puff....tra poco saranno pronti.
In incubatrice alcune iniziative..non anticipo nulla, quasi ci siamo.
Buona settimana a tutti!!!!!
Elisabetta

mercoledì 16 gennaio 2013

Prontissssssimimissimi!
Si va ad aprire, ad accendere, a scaldare e a preparare i colori perchè alle 17...arrivano i bambini!
Fuori il bianco della neve e del cielo, dentro il calore dei colori brillanti!
A domani

martedì 15 gennaio 2013

15 gennaio 2013
Ieri é venuta  a trovarmi all'Atelier una ragazza (la chiamerò Stella): mi ha chiamata la settimana scorsa chiedendomi di potere lavorare da sola, un po' intimidita, un po' prudente, un po' timorosa. Quando ha varcato la soglia mi ha confessato di essere emozionata ...non sapeva cosa aspettarsi, non era sicura di riuscire a lavorare liberamente. "Sono abituata a lavorare copiando disegni di altri, a farli e rifarli, a perfezionarli, a modificarli. Amo stare sui dettagli a lungo, fino a che non sono perfetti...qui il lavoro é completamente diverso, non sarà facile per me, ma sono emozionata all'idea di provarci". Ci siamo chiuse la porta alle spalle siamo state avvolte subito dalla magica atmosfera di pace dell'Atelier. Abbiamo dipinto e parlato per qualche minuto... pian piano si e' sempre più immersa nel suo lavoro e non ha piu' sentito la necessità di parlare con me. Ha concluso un primo lavoro ed ha posizionato un secondo foglio. Ad un certo punto si é bruscamente interrotta, si é girata verso di me dicendo "é bellissimo, mi sento emozionata, mi sento libera, non mi sento osservata ed ho questa sensazione che la mano e il pennello si muovano senza che io li controlli. ".
Grazie Stella per averci provato, grazie perchè mi hai regalato un'ora di serenità e grazie a chi ti ha suggerito di venirmi a trovare ed ha reso possibile questo incontro.

L'Atelier é la semplicità assoluta, quella semplicità disarmante che spesso ci crea delle perplessità. "Tutto qui?" Si! tutto qui. E pensa che questo "tutto qui" racchiude in sè la potenza del gioco, della naturalezza, della serenità, della quiete, dell'espressione, del contatto, del ben-essere e del bell-essere. Racchiude in sè il nutrimento che risveglia il nostro bambino interiore, l'energia dei colori, la sacralità del proprio spazio, la limpidezza dell'essere, l'esperienza dell'autenticità, la cura della nostra essenza.
"Caspita! tutta questa roba? E dove la sento? Nella pancia? nella testa? Mi spuntano le ali o sviluppo le branchie?"
Niente di tutto ciò. Dipingere nell'Atelier non ti fa piangere come un film, non ti fa contorcere le budella come un TG, non ti impressiona come un intervento chirurgico in diretta, non ti crea ansia come la paura diffusa via cavo. Dipingere nell'Atelier ti consente di stare con te per un po', ti consente di incontrarti e di fare con te amicizia, ti consente di distinguere te dal marasma che ti circonda, ti consente di mettere dei confini al tuo spazio, al tuo manifestarti, alla tua identità. Non te ne accorgi subito? Certo!!!!! stai dipingendo, stai giocando, sperimenti i colori, ti stai rilassando o stai buttando fuori qualcosa..te ne accorgerai, se impari ad ascoltarti.

sabato 12 gennaio 2013

Sabato 12 gennaio 2013
Questa mattina mi sono alzata all'alba e alle 8.30 ero all'Atelier, per scaldarlo, per preparare i colori, per sistemare i fogli. Alle 10 si sono aperte le porte ed ho accolto un gruppo di adulti e una bambina di 9 anni che non vedeva l'ora di affondare il suo pennello nel colore.
Siamo stati bene insieme, abbiamo dipinto in silenzio, nessuno aveva voglia di parlare. Tutti concentrati nel proprio spazio. Abbiamo lasciato fuori i pensieri, le preoccupazioni, i dubbi, le scadenze, il lavoro, assieme al telefono cellulare e all'orologio. Ci siamo regalati un'ora, uno spazio per noi, ci siamo presi cura di noi e di cio' che ci appartiene nel profondo. Ci siamo espressi, liberamente, senza controlli, temi e indicazioni. Abbiamo giocato con la brillantezza dei colori e la morbidezza dei pennelli. E il tempo é volato...ce ne siamo tornati a casa portandoci questa esperienza nel cuore, ma lasciando anche qualcosa di noi in quella scatola magica. Forse per questo sentiamo a volte un po' di magica nostalgia quando ci allontaniamo dalla pace dell'Atelier. Io porto sempre a casa un po' dei vostri colori, un po' dei vostri disegni, un po' di voi e conto i minuti che mi separano dalla prossima sessione, dai prossimi incontri e dalle prossime storie nelle quali deciderete di coinvolgermi. Grazie a tutti
Elisabetta